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Favolosa Cracovia: Re Krak, il Drago e la principessa Kinga | 4 Notti

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5 Giorni
Programma di Viaggio

A metà strada fra Vienna e Varsavia, Cracovia è ritenuta la più bella città della Polonia, di cui fu capitale dall’XI al XVI secolo. Capoluogo del Voivodato della Piccola Polonia, con i suoi 760.000 abitanti, in ogni momento della sua storia è stata arricchita di splendidi monumenti che, usciti indenni dall’ultima guerra, oggi costituiscono una degna cornice per uno dei poli artistici e intellettuali più vivaci del Paese. Le prime tracce umane sul colle del Wawel risalgono a 50.000 anni fa, mentre contatti commerciali fra quest’area e l’impero romano si ebbero fra il I e il IV secolo. Il mito antico della nascita di Cracovia attribuisce la fondazione della città, intorno al VII-VIII sec., a re Krak della tribù dei Vistolani, regnante su una contea molto estesa e prospera, attraversata dal fiume Wista e circondata da un lato da vaste pianure e da meravigliosi boschi, e dall’altro da una montagna alta e rocciosa dove si trovava l’imponente castello abitato dalla corte. Ai piedi di questa montagna era, però, un’oscura grotta, dove viveva un orrendo drago che gli abitanti del luogo chiamavano Bazyustek. Esso divorava decine di capi di bestiame al giorno, ed era sempre affamato. Re Krak, sentenziò che chiunque avesse ucciso il Drago avrebbe avuto in dono metà del suo regno ed anche la mano della sua adorata figlia. Da quel giorno si assistette a moltissime prove di coraggio offerte da grandi cavalieri che giungevano da tutte le parti del mondo. Tuttavia, nessuno riusciva ad abbattere Bazyustek. Da una piccola casetta ai piedi della montagna, assisteva a tutto ciò un povero ma intelligente calzolaio di nome Skuba. Questi ebbe l’idea vincente: nel cuore della notte, si recò davanti alla grotta del Drago, e vi depositò una pecora morta che aveva riempito con molto zolfo. All’alba del giorno dopo, Bazyustek si apprestava ad uscire in cerca di cibo; vista l’invitante pecora, lì davanti alla sua grotta, la divorò in un unico boccone. Dopo poco, iniziò a sentire una tremenda sete. Si recò allora sulle rive del fiume Wista e cominciò a berne l’acqua: ma ne bevve così tanta da scoppiare in “mille pezzi”. In questo modo fu ucciso il Drago di re Krak. Il sovrano raggiante e riconoscente, mantenne la sua promessa, dando in sposa la propria figlia al coraggiose e intelligente calzolaio Skuba.Ancora oggi a Cracovia, che deriva il nome proprio da Krak, per andare a visitare il Castello del Re sulla collina del Wawel, vedremo la famigerata Grotta, anche se il fiume, prosciugato dalla sete del Drago, adesso non arriva più ai piedi della montagna

Programma realizzato in collaborazione con:

1° Giorno ROMA / CRACOVIA

Incontro dei signori partecipanti a Roma Fiumicino. Formalità di imbarco e partenza con volo per Cracovia. Arrivo e trasferimento in hotel in bus privato. Sistemazione nelle camere riservate. Pranzo libero. La nostra conoscenza di Cracovia comincia da Stare Miasto, la Città Vecchia, che conserva l’impianto del sec. XIII, quando era ancora cinta da mura turrite. Suo centro è Rynek Główny, la Piazza del Mercato Principale, voluta da Boleslao il Pudico: oggi è ritenuta una delle piazze medioevali più vaste e imponenti d’Europa. Al centro vi sorge il Sukiennice, il Mercato dei Tessuti, un lungo edificio gotico che risale agli inizi del ‘300. Il monumento ad Adam Mickiewicz, grande poeta simbolo del romanticismo polacco; l’isolata chiesa di S. Adalberto, originaria dell’XI-XII secolo; la Torre del Municipio, alta ben 70 metri, completano la visione d’insieme. Si aggiungono tutti i palazzi intorno alla piazza, ciascuno degno di nota e di attenzione: Palazzo Potocki, la Casa delle Lucertole, Casa Boner e la Casa Italiana, riedificata in forme rinascimentali nel 1556, dalla famiglia italiana Montelupi che istituì il primo servizio postale in Polonia; poi la Casa Grigia, il palazzo più antico e ricco di storia della città. La gotica chiesa di Santa Barbara anticipa l’edificio principale della piazza: l’imponente Kościół Mariacki o chiesa di S. Maria (ingresso incluso), famosa per le sue splendide vetrate originarie del 1370, per un magnifico Crocifisso in pietra, e per il superbo Altare Mariano, capolavoro di Veit Voss in legno di tiglio, risalente alla fine del ‘400. Rientro in hotel. Cena e pernottamento.

2° Giorno CRACOVIA

Prima colazione in hotel. Giornata dedicata alla scoperta del Wawel, il colle calcareo alto m. 25 a dominio della Vistola, ritenuto a ragione il luogo più famoso della Polonia. Una curiosità: è credenza diffusa fra i seguaci dell’induismo che – come a Gerusalemme, Roma, Velehrad, Delfi, la Mecca e Delhi – anche a Cracovia, sul Wawel, nel cortile del Castello Reale, si trovi uno dei sette Chakra della Terra (cui corrispondono i sette centri energetici del corpo umano). Così dice la leggenda, secondo cui Shiva avrebbe gettato in dono all’umanità sette pietre magiche in sette diverse direzioni e i sette luoghi avrebbero cominciato ad irradiare l’energia positiva della divinità. Gli induisti ritengono che tali luoghi forniscano una speciale forza spirituale, e questo spiegherebbe perché Cracovia sia sempre uscita indenne dalle più devastanti invasioni, dai tatari agli svedesi, ai nazisti. Visiteremo gli interni di entrambi i monumenti del colle: la Cattedrale ed il Castello Reale. La cattedrale dei Santi Venceslao e Stanislao Vescovo è ritenuta il monumento più importante di Cracovia e di tutta la Polonia, non solo dal punto di vista artistico, ma anche e soprattutto per il suo valore simbolico: qui infatti sono stati incoronati e riposano quasi tutti i re polacchi, i quali sulla tomba di S. Stanislao offrivano i trofei di guerra strappati al nemico. Ragguardevoli e imperdibili sono gli arazzi seicenteschi di Bruxelles, appesi alle pareti della navata; la cappella di sepoltura di Casimiro IV Jagellone e della moglie Elisabetta; la cappella di Sigismondo, capolavoro del Rinascimento italiano in Polonia. Proseguimento delle visite con lo Zamek, il possente Castello gotico trecentesco concluso, dopo alterne vicende e numerose fasi costruttive, nel 1536. Ne attraverseremo le Stanze Reali, tra cui splende la Sala degli Ambasciatori o delle Teste, cosiddetta dall’originale soffitto a cassettoni ornato di testine scolpite (ingressi al Castello, alla Cattedrale e alla ‘Dama con ermellino’ inclusi). Scendendo dalla collina troveremo Ulica Kanonicza, ritenuta la strada più antica di Cracovia, dove ogni casa ha la sua storia. Piazza Maria Maddalena ci condurrà in Ulica Grodzka su cui prospettano la chiesa di Sant’Andrea dell’XI secolo, uno dei pochi edifici in stile romanico così perfettamente conservato fino ad oggi in Polonia; e la chiesa barocca dei Santi Pietro e Paolo, progettata sul modello della chiesa del Gesù di Vignola. Era lungo questa importante via, dopo l’incoronazione, che il re raggiungeva la Piazza del Mercato incontrando gli abitanti di Cracovia. Pranzo libero. Pomeriggio dedicato a Kazimierz, il quartiere ebraico di Cracovia, dove re Giovanni Olbracht, verso la fine del ‘400, radunò la folta colonia semitica, che avrebbe improntato il carattere di questa zona per secoli. L’intera comunità di Kazimierz, circa 70.000 persone, fu annientata dai nazisti. Il quartiere fu scelto da Steven Spilberg per le ambientazioni di “Schindler’s List. Meritano la nostra attenzione il cimitero ebraico e la sinagoga Remuh, risalenti al ‘500: è l’unico luogo di sepoltura ebraica in Europa in cui si conservino lapidi rinascimentali; qui è sepolto il rabbino Mosé Isserles (†1572), sulla cui tomba si recano a pregare pellegrini ebrei da ogni parte del mondo (ingressi alla cimitero ebraico e alla sinagoga Remuh inclusi). Oggi, nel quartiere regna un’atmosfera peculiare, accentuata da quando gli ebrei tornano a risiedervi stabilmente, restaurando gli antichi edifici e aprendovi caffè, ristoranti, negozi, librerie. Quando il quartiere bohémienne di Kazimierz iniziò ad essere invaso dai turisti, molti studenti ed artisti espatriarono in cerca di fortuna, oppure si trasferirono a Podgórze, il quartiere bagnato dalla Vistola legato a Kazimierz da tre ponti. A differenza di Kazimierz, Podgórze è molto più tranquillo, immerso nella natura e la vita locale non è stata stravolta dal turismo: basti pensare che molti sono i negozi in stile comunista ancora aperti. Nella Rynek Podgórski si può ammirare la chiesa di San Giuseppe, celebre perché la piazza antistante genera un’illusione ottica che pare ingrandire le reali dimensioni dell’edificio. Rientro in hotel. Cena in ristorante e pernottamento.

3° Giorno CRACOVIA

Prima colazione in hotel. Mattina dedicata alla visita del Collegium Maius (ingresso incluso), cuore dell’Università Jagellonica fondata nel 1364, e uno dei rari edifici universitari antichi conservatisi intatti in Europa. Ne conosceremo gli interni con le collezioni d’arte sacra nonché di arazzi, tappeti, mobili, argenteria da tavola, documenti e sigilli, ma anche una preziosa raccolta di circa 2000 antichi strumenti scientifici e mappamondi tra cui il “globo d’oro” del 1510, recante la prima indicazione dell’America. Continueremo le visite della mattinata perlustrando le vie storiche che circondano il Collegium e la piazza del Mercato: la Ulica (Via) św. Anny, su cui affaccia il Palazzo dei Montoni, abitato dalle più illustri famiglie cittadine, e la Ulica Szczepańska con il Palazzo di San Cristoforo, uno dei più belli di Cracovia. Pranzo libero. Nel pomeriggio percorreremo poi la vicina Ulica Floriańska, il tratto iniziale della Strada Reale che giungeva fino al Castello sul Wawel. Splendidi i palazzi che si affacciano sulla via: l’Albergo della Rosa, che ospitò lo zar Alessandro I e Franz List, e la Casa del Cerbiatto che fu luogo di un noto cabaret letterario. In fondo alla strada si erge la Porta di San Floriano, con uno dei bastioni difensivi meglio conservati d’Europa. Visiteremo, inoltre, il Tratto sotterraneo della Piazza del Mercato (ingresso incluso): passeggiando per il Mercato dei Tessuti e la chiesa di S. Maria, pochi si accorgono che a soli pochi metri di profondità si trova il vero tesoro di Cracovia: questo tratto sotterraneo, che racconta le stratificazioni della ricchissima storia della città ma anche i rapporti della Polonia con i centri più importanti dell’Europa medioevale. Cena libera e pernottamento.

4° giorno CRACOVIA / WIELICZKA / NIEPOLOMNICE / CRACOVIA

Prima colazione in hotel. Carico bagagli e partenza per Wieliczka (km 12 dal centro di Cracovia) dove visiteremo la Miniera di sale (ingresso incluso) in attività dal XIII secolo e tuttora utilizzata: è, infatti, una delle più antiche miniere di sale ancora operative al mondo. Bellissime camere scolpite in sale, fantastici laghi sotterranei, maestose costruzioni di carpenteria e affascinanti sculture in sale. Quasi 3 chilometri di corridoi serpeggianti, 800 scalini e 135 metri di profondità. Non sorprende che fino a oggi il percorso turistico della Miniera di Sale Wieliczka sia stato visitato da oltre 36 milioni di turisti provenienti da tutti il mondo e dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Si racconta che la principessa Kinga (Cunegonda), figlia del re d’Ungheria, vissuta nel XII secolo, divenne moglie di Boleslao Il Timido, principe della provincia di Cracovia. La principessa, partendo dall’Ungheria, voleva portare in dote un regalo che avrebbe reso felici i nuovi sudditi. Sapendo che il nuovo regno era scarsamente dotato di sale, si fece lasciare dal padre un pozzo di sale nel quale, seguendo un’ispirazione divina, gettò il suo anello di fidanzamento. Mentre con la sua corte Kinga si avvicinava a Cracovia, ubbidendo ancora una volta a un’intuizione divina, diede ordine di scavare un pozzo proprio a Wieliczka: si imbatterono immediatamente nel sale, e nel primo cristallo che estrassero venne rinvenuto l’anello della principessa. Da allora Kinga divenne la patrona dei minatori polacchi, e a lei è dedicata la sala principale della miniera, ricca di sculture e bassorilievi interamente ricavati nel sale. Gli artisti che hanno creato tutte le decorazioni sono gli stessi minatori, profondamente devoti alla Santa. Pranzo organizzato in ristorante Nel pomeriggio, raggiungeremo Niepołomnice, dove visiteremo il Castello Reale (ingresso incluso), noto comunemente come “Piccolo Wawel”. Ai margini della Grande Foresta, Niepołomnice e’ stata in passato luogo di soggiorno dei Reali polacchi, che qui giungevano per le loro battute di caccia. Nel 1550 Sigismondo II Augusto fece costruire il nuovo Castello nelle moderne forme rinascimentali e una Chiesa dedicata alla Vergine Maria, le cui Cappelle laterali, titolate una a Branicki e l’altra a S. Carlo Borromeo, conservano numerose opere d’arte degli artisti italiani Santi Gucci e Giovanni Battista Falconi. Al termine della visita, rientro a Cracovia (km 23). Cena e pernottamento in albergo

5° Giorno CRACOVIA / ROMA

Prima colazione in hotel. Trasferimento con bus privato all’aeroporto di Cracovia per imbarco su volo diretto a Roma Fiumicino

Nota bene

Le visite, le escursioni e l’itinerario previsti nel programma potrebbero subire delle variazioni nell’ordine e nei tempi di effettuazione senza comunque cambiare il contenuto del programma stesso.

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